Lilith è una figura mitologica femminile presente nelle antiche religioni mesopotamiche già dal III millennio a.C. ma di cui si parla molto anche ai giorni d’oggi. Il personaggio di Lilith viene associato alla tempesta, alla ribellione e alla perdizione, ma anche alla femminilità e ai suoi aspetti più pericolosi, come la lussuria, la stregoneria e la manipolazione. Secondo alcune religioni, Lilith rappresenterebbe la prima donna sulla Terra creata da Dio come compagna di Adamo, prima della comparsa di Eva.
La donna sarebbe poi stata costretta all’esilio dal Paradiso Terrestre per aver scelto il lato oscuro, disobbedendo alle parole di Dio e diventando moglie di Lucifero. A causare la sua ribellione sono state le ingiustizie che ella era costretta a subire da parte del compagno e la mancanza di eguaglianza nei diritti. Il suo gesto, quindi, rappresenta la ribellione delle donne che decidono di non sottostare alle regole degli uomini.
Dal momento dell’esilio, il demone femminile si aggira presso le vie del mondo alla ricerca di uomini smarriti da sedurre e convertire al lato oscuro.
In un periodo della mia vita in cui mi sentivo particolarmente persa, ho raccolto tutte le mie paure e ho provato a immedesimarmi in Lilith mentre tenta l’ascoltatore a intraprendere un cammino che porta alla perdita di sé stessi, senza possibilità di tornare indietro.